Al Convegno di Torino “Gli scacchi: un gioco per crescere” ho avuto il piacere di conoscere personalmente la maestra di Gela Carmelita Di Mauro con la quale è iniziata una bella amicizia. Fin da subito ho apprezzato il suo fantastico metodo scolastico, che nella sua preziosa multidisciplinarietà penso sia d’esempio a tutti noi istruttori di scacchi nelle scuole, soprattutto quelle primarie.
È stato un piacere, dopo 7 mesi, rincontrarci con Carmelita a Pomezia, il 3 ottobre 2009, in occasione del convegno, “Giocare con la mente”, ad opera di Roberto Miletto e Alessandro Pompa. Confrontare le nostre idee ed esperienze con studiosi del settore, è stato un ulteriore motivo di crescita; ma del convegno parlerò prossimamente.
Approfittando del convegno ho chiesto a Carmelita di descrivere il suo metodo ai lettori di scacchi012. Ecco cosa mi ha raccontato.
Il metodo di Carmelita Di Mauro.
Il metodo di Carmelita è basato sui regoli matematici, ma è strutturato in modo che in maniera molto graduale i bambini imparino a costruire la scacchiera e contemporanemente costruiscano la loro mappa mentale di rappresentazione della conoscenza, nel rispetto delle fasi dello sviluppo: fase ludica, iconica, simbolica; il gioco, il disegno e l’astrazione. Emblematico in tal senso è il gioco di associazione di memoria, con il quale i bambini imparano senza troppe difficoltà a memorizzare sino a 100 informazioni in pochi minuti… ma andiamo con ordine!
L’importanza del colore.
L’uso appropriato dei colori aiuta a rafforzare i concetti topologici, tanto utili per l’orientamento spaziale: attività come colorare, ritagliare, comporre e scomporre puzzle sulla scacchiera sono alla base del metodo.
Anche bambini che non padroneggiano ancora la cardinalità dei numeri e non conoscono necessariamente le lettere dell’alfabeto, possono venire coinvolti, e così pure i bambini diversamente abili. Giocare con i colori, infatti, è una proposta sempre bene accolta dal bambino, come un’occasione stimolante e di facile applicabilità, in quanto si tratta di qualcosa con cui egli ha fatto esperienza sin dalla più tenera età.
Scacchi e regoli.
L’intuizione, che rappresenta una vera novità, è quella di associare ad ogni traversa il rispettivo colore del regolo matematico:
Marrone per l’8.
Nero per il 7
Verde scuro per il 6,
Giallo per il 5,
Fucsia per il 4,
Verde chiaro per il 3,
Rosso per il 2,
Bianco per il n°1,
Poi si ripete l’operazione per le colonne, così da abbinare ad ogni casa due colori. Questa semplice trasposizione, così come più astrattamente le coordinate alfa-numeriche, consente all’insegnante di matematica di porre le basi per far comprendere ai bambini concetti fondamentali di logica e persino di algebra!
Se comprendo e voglio ricordare devo associare.
Con un gioco di associazione di numeri, colori, immagini, viene attivata la memoria a lungo termine, cosicché i bambini imparano senza troppe difficoltà a memorizzare sino a 100 informazioni nuove, in pochi minuti.
Ma soprattutto è stato lo spunto per far imparare ai suoi allievi un sistema di mnemo-tecnica che ricorda quello del mnemotista di fama mondiale Gianni Golfera: grazie alle lettere iniziali di ogni colore le case possono essere assegnate a dei nomi, per esempio la casa a1 (Bianco-Bianco= BB= Babbo) la casa a2 (Bianco-Rosso=BR=Bara) ecc. in modo che ogni associazione sia il più forte possibile. Sempre secondo Giovanni Golfera (che Carmelita però non conosceva!) più assurde e più vissute sono le immagini maggiore è la possibilità di ricordarle.
Ambedue i metodi sono una strategia d’apprendimento metacognitivo , che aiuta a formare categorie mentali che servono ad imparare oggi il gioco degli scacchi, domani quant’altro sapremo adattare al metodo associativo.
Ambedue i metodi operano nel rispetto delle fasi dell’età evolutiva: ludica, iconica e simbolica, con il gioco, il disegno e l’astrazione.
I regoli creano una mappa cognitiva.
Questa sorta di mappa cognitiva costruita con i colori dei regoli, diventa il mezzo per mediare l’apprendimento di contenuti di conoscenza e di attività metacognitive che vanno ben oltre il gioco degli scacchi: es. la mnemotecnica dei loci, la tombola dei numeri, dei colori, dei nomi, delle forme, l’applicazione dell’abaco virtuale, l’apprendimento della geometria piana e dell’algebra nonché la possibilità di svariati raccordi interdisciplinari.
I pezzi assumono il colore della colonna di partenza.
Ovviamente essendo il colore l’elemento principe del metodo”Scacchi e regoli”, anche i pezzi della scacchiera verranno influenzati dai colori dei regoli e precisamente assumeranno il colore della colonna di partenza.
Al posto dei classici pezzi, bianchi e neri, i personaggi colorati, vengono contraddistinti da nomi propri, con proprie caratteristiche fisiche (sesso e colore) e appellativi.
Esercitazioni e regole e filastrocche sono raccolte nel fascicolo Scaccolandia. I personaggi di Scaccolandia hanno:
– nome proprio
– caratteristiche fisiche (sesso e colore)
– appellativo
Carmelita insegna gli scacchi sfruttando al meglio la “storificazione” del gioco: nomi e caratteristiche dei personaggi, giochi propedeutici, storie, filastrocche, balli ecc. In particolare il nome, dato ad un personaggio degli scacchi, consente al bambino di conoscerlo, riconoscerlo e studiarlo, comprenderlo e ricordarlo! (questa cosa mi ricorda che Alessando Pompa fa agire i suoi piccoli bambini chiamandoli col nome del pezzo e il loro nome di battesimo: AlfierGiulio, TorreAntonio, ecc.)
Tramite appellativi che accompagnano il personaggio e brevi filastrocche, il bambino fisserà bene nella sua memoria regole, valori, sottili trategie, caratteristiche di azione del pezzo, (quasi attribuibili ad una sorta di personalità del personaggio stesso): es. Donnabona la mangiona (per la regina).
Maschile e femminile aiutano a dividere la scacchiera.
La scacchiera, idealmente viene divisa in due parti: in ala delle femmine o ala di regina e ala dei maschi o ala di re. Così, le due torri, i due cavalli e i due Alfieri, saranno dei distinti protagonisti nella partita.
Ad esempio l’Alfiere campo chiaro e quello campo scuro non potranno essere confusi l’un l’altro perché ognuno di loro avrà percorsi e caratteristiche differenti.
Questi elementi si sono rivelati molto utili per il bambino , per seguire ricostruire ed analizzare la partita, e per studiare eventuali tattiche e strategie!
I personaggi così presentati diventano per il bambino dei veri “compagni” di gioco, da interpretare durante le attività di role play, ma anche da vedere e rivedere attraverso i cartoni animati di Scaccolandia creati ad hoc per loro e recuperabili da YouTube.
Ecco qui sotto un esempio:
Carmelita ha molti altri video su YouTube. Il suo canale è Scaccolandia1.

Carlo Alberto Cavazzoni, Carmelita Di Mauro, Sebastiano Paulesu - Torino, febbraio 2009
Trovo molti parallelismi anche col mio metodo ideografico che ho sviluppato indipendentemente e che pure fa largo utilizzo di immagini e filastrocche (Carmelita in questo senso è impareggiabile!) che danno ai bambini una nuova chiave di accesso al mondo degli scacchi facendo leva sulla loro fantasia e coinvolgendoli entusiasticamente.
Filed under: didattica | Tagged: Carmelita Di Mauro, scacchi e matematica, Scacchi e regoli |
Troppo belli questi video!
Iscrivo subito Scacchierando al canale di Scaccolandia.
Ottimo lavoro Carmelita 🙂
Desde el sur de Argentina, Tierra del Fuego envio estas líneas.
Monitor de Ajedrez Escolar en cuatro Escuelas Públicas de Rio Grande, me gustaria acceder a su material Método Ideografico y Matematica e scacchi
Ti ringrazio molto per i complimenti ……..
Fatti da una persona competente come te ….valgono più del triplo!
Ciao
Carmelita
Grande lavoro, grande genio della maestra, una mente libera da schemi, capace di far nutrire a piccoli e a grandi il desiderio di conoscere il mondo degli scacchi. In bocca a lupo per il prossimo torneo, io sono combattuta tra due bambini Antonio e Giuseppe. Chissà perchè! Con stima sincera 🙂
Alessia
[…] già avuto modo di parlare dell’innovativo metodo scolastico di Carmelita, basato sui regoli matematici, e nell’ultimo numero di “Scacchitalia”, l’organo ufficiale della FSI, […]
magnifico
bon giorno ;cerca un or una maestra per mia figlia in ITALIA-MANTOVA;lei a fatto 1 anno de scacchi in ROMANIA e noi siamo de 1 mese in italia .
SI voi sapete una maestra numero de telefono annunciare me;
ce una scuola in mantova ma no per performance sono 4 bambini de 8 anni ma loro snno a punto;mia figlia a 6 ani e a fatto dalle 4 ani e 8 mese scacchi!
Provi a contattare il Circolo di Mantova:
A.D. Scacchistica Mantovana
46100 – Via Europa, 31 – MANTOVA
Presidente: Dario Ruggeri
Tel. 3385961338 e-mail: eum@libero.it
[…] metodo di Carmelita, come ho avuto già modo di scrivere altrove, parte da un’intuizione tipica di una maestra di scuola: utilizzare gli scacchi integrandoli […]
aaa maestra troppo belli gli scacchi ,ma anche la tarandella che ci stai facendo fare è bella t.v.b
[…] il Cavallo corallo e Giorgione il “piedone”. Questo approccio ricorda i personaggi di Carmelita Di Mauro, oppure quelli “antropomorfi” di Alessandro Pompa, ma è chiaro che lo scopo è quello […]