Questo articolo è stato scritto da
Maria Beatrice Rapaccini e Mauro Gaspari
Lezione 9 : Il Bizzarro Cavallo
La lezione sul Cavallo appagherà molto i bambini, così come è stata tanto apprezzata, dalle bambine, quella sulla Regina. Il Cavallo è un pezzo il cui movimento è molto particolare, alterna ad ogni mossa il bianco con il nero e per un bambino prevedere la successiva posizione non è poi cosi’ banale.
Nell’immaginario di molti, il cavallo degli scacchi è l’emblema della mutevolezza improvvisa, il compagno di viaggio verso direzioni nuove e inesplorate, affascinanti e irrinunciabili. I giocatori di scacchi di tutte le epoche subiscono il fascino delle manovre combinate dei pezzi e con essi intraprendono un viaggio che è quasi un’avventura; spesso vivono la solidità della Torre o l’introversia dell’Alfiere; ma ancora di più cercano e sperimentano il voler essere Cavalli bizzarri, quasi illogici, per spezzare la regolarità in cui rischiano di fossilizzarsi. Ai bambini verrà presentato un personaggio con uno spirito estremamente vitale, più scalmanato di loro.
Iniziamo la lezione costruendo la scacchiera accompagnati dalla ormai nota Filastrocca di Apertura al “Mondo degli Scacchi”; come nel precedente incontro e’ stato designato il capocantiere pero’ qualcuno si mette seduto vicino a lui e a Mauro, il Mago del Mondo degli Scacchi, ad osservare e commentare il lavoro svolto dagli altri. Per costruire la scacchiera impiegano circa due minuti con grande concentrazione e partecipazione di tutti; si percepisce che iniziano a sentire e a vivere la scacchiera come spazio proprio.
Il modo con il quale i bambini costruiscono la scacchiera ne svela il temperamento: alcuni mostrano grande cura e pacatezza mostrando attenzione a non lasciare spazi tra le case, altri depongono le case velocemente e alla rinfusa, altri, invece, con sicurezza e decisione, infine alcuni rimangano a guardare.
Il cavallo del Re
“Oggi viene a trovarci il Cavallo del Re!” – esclama MMS. I bambini rispondono entusiasti, in particolare i maschi, che cominciano ad imitarlo saltellando dappertutto. Siamo in un asilo della campagna marchigiana e in famiglia qualcuno lo possiede pure un cavallo. Non hanno, pero’, capito che ogni volta arriva un nuovo personaggio, e aspettano sempre l’arrivo del Re; egli occupa ogni spazio nel loro cuore.
Il MMS esce a chiamare il cavallo che sembra trovarsi di fuori e fa credere ai bambini che sia enorme, poi entra e invece e’ piccolo piccolo: un cavallino di lana impaurito e un po’ timido, pronto a catturare l’affetto dei bimbi e desideroso di raccontare la sua storia piena di peripezie, sono tutti molto emozionati.
Mauro chiede ai bambini di indovinare il nome del cavallo e tutti propongono nomi improbabili. Il Mago del Mondo degli Scacchi, usandolo come una marionetta, intavola un siparietto con lui, svelando cosi’ il suo nome : Luce.
La storia di Luce (storia araba)
La storia, una fiaba araba piena di simbolismi, è presa dal libro “Storie di cavalli” di N. Vézinet e R. Causse; riguarda una coppia di genitori, ormai in età avanzata, che desiderano tanto avere un figlio. La donna andando al mercato incontra una vecchia che le offre un’arancia(e qui Mauro mostra una bell’arancia) predicendole l’arrivo del tanto desiderato figlio, pero’ se sarà femmina, sarà di sua proprietà al compiere di 6 anni. Nasce proprio una bellissima bambina.,Aida, che verrà sottratta dalla strega come era stato predetto e portata in un palazzo in mezzo al deserto, lontano da qualsiasi contatto umano. Dopo qualche tempo la ragazza (ormai cresciuta) si accorge di non essere sola in quel luogo desolato e scopre che in una delle innumerevoli stanze è rinchiuso un principe con il suo cavallo, che si chiama Luce; purtroppo stanno morendo d’inedia, così di nascosto dalla strega gli porta del cibo fino a che non siano abbastanza forti da poter sopportare la fuga. Ad un certo punto riescono a fuggire in groppa a Luce, che si rivela davvero speciale. La strega li insegue e per tre volte Luce riesce a sconfiggerla ergendo delle barriere,dei fronti, che nascono allo scalpitio degli zoccoli: la prima volta una siepe spinosa, la seconda una catena altissima di montagne e infine una grande onda che sotterra definitamente la strega. Ogni volta che Luce sconfigge la strega riparte al galoppo (i bambini tutte le volte imitano il rumore dei zoccoli con la voce e battono ritmicamente i piedi tutti insieme).
Finalmente i ragazzi si salvano raggiungendo la casa paterna e si sposano vivendo per sempre felici e contenti insieme a Luce, ora il cavallo del Re.
Filastrocca del Cavallo
Quando si chiede ai bambini di prepararsi a cantare un nuovo ritornello, partecipano sempre contenti, un po’ per fare felice il personaggio che è venuto a trovarli, un po’ perché vogliono prendere parte della musica e della poesia ritmata, senza rendersi conto di essere essi stessi a generarle. Tutto questo entusiasmo e energia verranno trasformati in attività vocale e motoria. Il Mago MMS “Mauro” introduce la filastrocca creata per il cavallo e dopo averne mostrato il suo movimento fuori dalla scacchiera, chiede a tutti i bambini di imitarlo al ritmo della nuova canzoncina: tanti piccoli cavalli dritti sulle zampe posteriori sono pronti a fare due salti, a girarsi da una parte e a completare la mossa con un terzo salto.
Opplì Opplì Opplà
L’allegro cavallo si muoverà
Opplì Opplì Opplà
Salta due case e svolta di la’
Il Re e la Regina hanno i loro cavalli
Con cui attraversano monti e valli
Volano al vento le belle criniere
Su case bianche e su case nere.
(Ritornello)
Nessun ostacolo potrà fermarlo
Se vuoi che scappi, prova a domarlo
Quando alla fine stanco sarai
Che bella sorpresa, accanto lo avrai.
(Ritornello)
Le passeggiate dei Cavalli
Sale sulla scacchiera, nella posizione A2, la maestra Sbagliona che mostra la mossa del cavallo, ovviamente sbagliando, mentre i bambini non vedevano l’ora di correggerla.
Ora salgono quattro bambini alla volta ed effettuano, al ritmo della canzoncina, il movimento ocorretto due salti nella stessa direzione e poi un salto girandosi a destra o a sinistra; arrivano alle case centrali scalpitando con le mani/zampe e poi ritornano al punto di partenza (con alcuni si tentano delle coreografie).
Le parole della filastrocca aiutano molto e fanno sembrare il movimento abbastanza semplice, ma coordinare la sequenza di piccoli salti non è affatto facile. Sono tentato a rallentare la musica per regalare pause utili, ma forse l’esecuzione veloce obbliga a fare movimenti meno ragionati e comunque quasi sempre corretti.
Il MMS “Mauro” invita a salire anche i bimbi di quattro anni che hanno qualche difficoltà con questo strano movimento, e, condotti dal mago li facciamo incontrare sui bordi, effettuando un percorso diverso dai grandi.
Quando tutti i bambini hanno completato l’esperienza, vengono fatti salire tutti sulla scacchiera e eseguendo il movimento del cavallo si accorgono subito che è possibile scegliere contemporaneamente la stessa casa di altri bambini, così si finisce tutto con un bell’abbraccio che viene sciolto da un saltellamento convulso sia da cavallo che da ranocchio.
Il percorso del cavallo è tra i piu’ affascinanti e largamente studiati in matematica e permette di operare con con svariate geometrie.
Quadrati e Diamanti
Vari usi delle fasce laterali
Alla fine smantellano come cavalli impazziti la scacchiera, mentre le fasce laterali diventano la stola di un cardinale o le briglie di un cavallo. Dello smantellamento amano molto il ripiegare con cura il tessuto che viene messo sotto la scacchiera per non farlo scivolare. La scacchiera come il maiale,si apprezza tutto!
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1 : C’era una volta un Re…a San Michele
2 : Le trasformazioni
3 : Il Re si presenta
4 : L’incontro dei Re
5 : La Solida Torre
6 : Lo Spinoso Alfiere
7 : Profumo di Regina
8 : Lezioni di compostezza
9 : Il Bizzarro Cavallo
10 : L’umile pedone
Filed under: scacchi in età prescolare | Tagged: Esperienze didattiche, prescolare, psicomotricità, scacchi a scuola, scacchi e scuola, scacchi nella scuola, scacchi scolastici |
Salve, complimenti davvero per l’articolo e per l’iniziativa. Sono d’accordo al 100% che con i bambini bisogna utilizzare questo approccio 🙂
Complimenti ancora!
Grazie !