Questo articolo è stato scritto da
Maria Beatrice Rapaccini e Mauro Gaspari.
Lezione 3 : Arriva il vecchio e saggio Re
Un gran fermento si respira nell’aria dell’asilo di San Michele. I bambini sono stati avvertiti dalle maestre, Valeria e Luana, dell’arrivo del vecchio Re.
La mattina le nostre straordinarie insegnanti hanno fatto costruire ad ogni bambino una corona di cartoncino, tempestata di diamanti e pietre preziosissime.
All’arrivo del Mago del Mondo degli Scacchi “Mauro” i bambini le mettono subito in testa per dimostrargli che hanno lavorato per gli scacchi anche al di fuori della lezione, fieri come se avessero superato un esame. Il MMS ne approfitta per rassicurare loro che quelle corone piaceranno tantissimo al Re. Sono tutti molto entusiasti e trattengono a stento l’esuberanza con cui iniziano anche questa lezione; i bambini partecipano sempre con una carica fortissima di energia, tanto da rendere la conduzione della lezione un compito impegnativo, ma anche molto gratificante.
Il Re si presenta
Il MMS propone di imparare una nuova canzone e annuncia “Al Re farà molto piacere se impariamo la sua canzone!”; sorridono tutti quando vedono la chitarra. La filastrocca musicata permetterà di presentare il nuovo personaggio, la sua calma, il suo desiderio di non correre; sarà più austero di un bambino, poiché non è più spericolato, e viene per soddisfare la curiosità di tutti, ma lo farà con la sua lentezza e compostezza “regale”.
Si comincia cantando le strofe, e loro rispondono attenti con il ritornello.
Filastrocca del Re
Un passo alla volta può solo fare
È tanto vecchio e non vuole strafare (2 volte)
Ecco che arriva il nobile Re
Zitti zitti vi spiego il perché
Buongiorno bambini, buongiorno Maesta’
Ma che fatica arrivare fin qua
Un passo alla volta può solo fare
È tanto vecchio e non vuole strafare (2 volte)
Ora il segreto tu dirci dovrai
Ci vuoi qui con te ma perche’ mai?
Un passo alla volta pianin pianino
E ve lo dico mentre cammino.
Un passo alla volta può solo fare
È tanto vecchio e non vuole strafare (2 volte)
La giusta tensione per l’attesa è stata creata e così, si può intervallare la prossima attività proponendo “Facciamogli trovare la scacchiera pronta!”.
La canzone di apertura accompagna il solito rituale della composizione con i quadrati bianchi e neri; durante la fase finale della correzione degli errori, il MMS si assenta e si trasforma in Re. Ai bambini viene detto che il Re sta arrivando e che tutti si devono sedere sulla panca ad aspettarlo in “religioso silenzio”; si crea, così, un po’ di tensione e il Re bussa energicamente alla porta: “Eccolo!” esclamano stupiti nel vederlo. Indossa la corona, la barba, il mantello e lo scettro (un manico di scopa) e si è tolto perfino gli occhiali, nella speranza di spiazzare un pochino i piccoli, ma tra loro c’è qualcuno che se ne accorge F. “Mauro, sei tu! Ti ho riconosciuto dalle scarpe!”.
Non fa nulla, bastano parole di sorpresa e di ammirazione per la scacchiera appena costruita e per le loro corone che il vecchio Re prende vita, e con voce roca annuncia: “Vi stavo cercando, devo raccontarvi la mia storia”.
La Regina delle api
Il Re racconta ai bambini la fiaba della Regina delle Api, dei fratelli Grimm, dicendo loro che il più piccolo dei principi ero proprio lui, e che aveva più o meno la loro età; parlare con la voce del protagonista di una fiaba rende la storia molto coinvolgente e i bambini manifestano tutto il loro apprezzamento per il comportamento corretto e giusto del protagonista. “Come avrei fatto se non mi avessero aiutato le formiche, e le anatre, e le api?”. Il vecchio Re ripropone ai bambini quell’insegnamento che apprese da piccolo e che costituisce la ragione della sua venuta: “Sono qui per chiedervi aiuto, non si può fare nulla senza gli amici; volete aiutarmi a non diventare di pietra e a sposare la principessa?”. Non sanno neanche cosa devono fare e già esplodono con un coro di “Siiiii!”.
La fiducia totale nei confronti del Re consente di non dover spiegare troppo fin da subito, e si limita a dir loro che faranno una cosa bellissima insieme a lui. In seguito, si troverà il modo per descrivere accuratamente la missione: preparare una festa per il Gran Ballo degli Scacchi.
Il Passo Regale
Il Re spiega ai bambini che desidera fare sempre le cose con calma, fermandosi e controllando ad ogni passo; sale sulla scacchiera e mostra cosa s’intende per “passo regale”: batte tre volte il suo lungo scettro a terra (un manico di scopa che tutti i bambini vorrebbero), esegue un passo e chiede ai bambini di fare un inchino. Sono tutti molto presi dal semplice e rispettoso movimento; ai due più grandi viene proposto di celebrarlo prendendo il suo posto. Con una semplice mantellina dorata e argentata i due nuovi Re salgono sulla scacchiera; il Re cede lo scettro a quello che dovrà muoversi per primo, e gli mette anche la barba finta; batte tre volte a terra, fa un bel passo e tutti si inchinano (è difficile dimenticare la sua aria compiaciuta); è il turno del secondo, spetta a lui la prossima mossa: scettro e barba conferiscono il diritto del passo, e si ripete il cerimoniale.
Seguono con gran fermento, tutti gli altri, ognuno accetta volentieri di impersonare il Re, anche le bambine mettono contente la barba (cosa può desiderare di più un vecchio Re?). Non tutti i bambini eseguono “un passo alla volta” sulla scacchiera; è troppa la gioia di tenere lo scettro che qualcuno compie, con fierezza, un passo lungo anche tre case.
Alla fine quando tutti sono diventati Re si tuffano sopra la scacchiera come fosse un piccolo stagno, starnazzando. Per completare l’opera riporranno la scacchiera nel sacco, un quadrato alla volta, con la canzoncina di chiusura.
Il Gran Ballo nel Mondo degli Scacchi
Si comincia a delineare la storia da rappresentare: cinque personaggi (i pezzi degli scacchi) richiamati da una misteriosa melodia si dirigono faticosamente verso la cima della montagna incantata dove si trova un castello tutto d’oro. Raggiunto il castello trovano il portone dell’ingresso serrato e mentre cercano di escogitare un modo per entrare, il piccolo pedone, assetato, beve da una fontana che si trova li accanto, ed ecco che il portone si apre un poco, ma non abbastanza, per entrarvi dentro. Anche gli altri, assetati, bevono alla fontana; il portone ora si spalanca fragorosamente. Si addentrano con timore e giungono alla sala del trono dove vi trovano ad attenderli, il Re d’oro. ll Re insegnerà ai cinque protagonisti i passi per il Gran Ballo del Mondo degli Scacchi affidando a ciascuno movenze particolari (come lo sono quelle dei pezzi); Il Gran Ballo si terrà nel magico Mondo degli Scacchi di fronte ad altrettanti personaggi al seguito del Re d’Argento. Si preannunciano storie belle e coinvolgenti, e una festa finale che premierà la gentilezza e l’impegno degli amici del Re.
Riferimenti
Salto, scavalco, sorvolo? di Matelda Paiella e Giovanna Sogni
Pantagruel e Gargantua di F. Rabelais
Nel capitolo XXIV descrive di un ballo tra uno schieramento d ‘oro e uno d’argento a modo di torneo di scacchi.
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Lezione 1 :C’era una volta un Re…a San Michele (1)
Lezione 2 :C’era una volta un Re…a San Michele (2)
Filed under: scacchi in età prescolare | Tagged: Esperienze didattiche, psicomotricità, scacchi e bambini |
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Molto bello!
Il “regno” delle fiabe è sicuramente l’ambiente ideale per i bambini piccoli… Vorrei segnalarvi in tal senso anche il bravissimo Carlo Alberto Cavazzoni Il Castello degli scacchi, che da molti anni insegna gli scacchi con le fiabe…
Grazie Sebastiano! Ti pare che il libro non ce l’ho? 8-))
Bellissimo con delle immagini fantastiche, pero’ non e’ adatto per il periodo prescolare, anzi credo che vada bene a partire dai 9 anni.
Cara Beatrice,
per il prossimo numero di “Scacchitalia” dovrò scrivere un pezzo sulla psicomotricità in Italia e mi piacerebbe molto parlare anche della vostra bellissima esperienza: cosa ne dici?
A presto!
Non e’ eccessivo? 😎
Per me non lo è affatto: non dovete essere modesti, il vostro lavoro è eccezionale!
Per cui se non avrete nulla in contrario sarete in buona compagnia coi pionieri in Italia di questa nuova frontiera dell’insegnamento scacchistico a scuola (Alessandro Pompa e Filomena Morrone, Paola Russo e Alessandro Dominici, oltre naturalmente al sottoscritto…)
L’unica cosa che vi chiedo è naturalmente l’autorizzazione a poter utilizzare le vostre foto o qualsiasi altra documentazione che vi piacerebbe venisse messa in risalto!
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